L’attività di recupero credito mira ad ottenere il pagamento di un credito (totale o parziale), sia nel caso in cui il debitore si rifiuti di onorarlo, sia quando si trova in una situazione di momentanea difficoltà.
Nella maggior parte dei casi prima di intraprendere la via “giudiziaria”(causa in tribunale) si tenta di risolvere il problema per via “bonaria”, cioè cercando di ottenere un risarcimento anche parziale in breve tempo.
Il recupero crediti si divide in due modalità:
Stragiudiziale
Questa procedura di recupero credito permette di evitare l’aggravio dei costi e dei tempi delle vie legali (presupponendo la collaborazione del debitore).
La società di recupero credito, cercherà di concordare un piano di rientro del debito con il debitore tramite solleciti epistolari, telefonici e contatti diretti.
Nel caso in cui il recupero in via “bonaria” non porti ad alcun risultato, sarà possibile eseguire accertamenti economico/patrimoniali per valutare l’opportunità di avviare l’azione giudiziaria.
Se il debitore non collabora, si verifica la “messa in mora”.
Tramite un’ultima lettera raccomandata A/R il debitore viene intimato a pagare la somma dovuta entro un termine determinato, trascorso il quale sarà possibile avviare l’azione giudiziaria.
Giudiziale
la fase giudiziale ha come obbiettivo principale ottenere un titolo esecutivo (atto o documento tramite il quale è possibile avviare l’esecuzione forzata sui beni del debitore), generalmente l’azione legale viene intrapresa previa verifica del buon esito del recupero coattivo del credito.
In mancanza di beni pignorabili, di solito non risulta conveniente l’avvio di un azione giudiziaria, anche perchè, in caso di esito negativo, sarà onere del creditore sopportare le spese legali.
Le modalità tramite il quale il creditore può far valere i suoi diritti sono: