Cessione del quinto

Tipologia di prestito personale da estinguere tramite la cessione di una piccola parte del salario o dello stipendio, al quale possono accedere tutti i lavoratori dipendenti , sia dello stato e del comparto para statale, che delle aziende private.
L’espressione cessione del quinto dello stipendio deriva dal fatto che l’importo massimo della rata di rimborso non può superare il 1/5 o il 20% dello stipendio mensile netto.
La durata minima della C.Q.S è 12 mesi mentre la massima è di 120 mesi.
Quest'ultima, non può superare il termine del rapporto di lavoro ed il pensionamento, fatta eccezione per i dipendenti ministeriali, i quali possono decidere se estinguere il debito o traslarlo sulla pensione.
Oggi l’accesso alla cessione del quinto è consentito anche ai pensionati, con la differenza che in questo caso la scadenza non può superare il 90° anno di età, anche se le compagnie di assicurazione limitano i rischi, concedendo prodotti fino ad un massimo di 85 anni.
Al momento della stipula del contratto con la società finanziaria, la legge prevede che venga stipulata anche una assicurazione sui rischi vita ed impiego.
In caso di "rischio di impiego" interviene l’assicurazione, la quale ha diritto di rivalsa nei confronti del debitore nei limiti del TFR (trattamento di fine rapporto) fino a quel momento maturato.
Tale cifra, accantonata dall’azienda in un apposito fondo, rimane quindi indisponibile per il mutuatario che accede al finanziamento (C.Q.S.).
Nel caso di “rischio vita” l’assicurazione interviene per le garanzie prestate, ma non può vantare diritto di rivalsa nei confronti degli eredi dell'assicurato.

Caratteristiche
Le particolarità di questa soluzione finanziaria sono:

  • Rimborso rateale direttamente trattenuto in busta paga;
  • Minor rischio di insolvenza del debitore in quanto una volta ricevuto il consenso dello stesso alle trattenute in busta paga, non sarà più possibile revocare il pagamento da parte del cedente;
Da cio ne deriva che per forma tecnica del prodotto, è previsto il coinvolgimento del datore di lavoro nell’estinzione del finanziamento, quale condizione fondamentale per l’erogazione del prestito.
In conclusione, sarà il datore di lavoro a pagare la rata alla società finanziaria, trattenendo contestualmente l’importo dalla C.Q.S. in busta paga al dipendente.

Polizza assicurativa obbligatoria
Il D.P.R 180/1950 che disciplina l’erogazione dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, prevede l’obbligatorietà della copertura assicurativa a tutela del intermediario finanziario che eroga il finanziamento per casi di morte o perdita del lavoro.
Per questo motivo, nella cessione del quinto sono, le assicurazioni a stabilire i criteri per assumersi i rischi o meno delle pratiche medesime.

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