Consorzi di garanzia

I consorzi di garanzia collettiva dei fidi, in Italia svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell'accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati alle attività economiche e produttive.
Dopo la riforma del 2010, i confidi sono disciplinati dall'art. 112 del d. lgs. 385 del 1993.
I confidi nascono come espressione delle associazioni di categoria nei comparti dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'agricoltura, basandosi su principi di mutualità e solidarietà. I primi consorzi fidi, o cooperative di garanzia, vengono costituiti già nel 1956 per facilitare l'accesso al credito alle piccole imprese.
Successivamente, anche grazie alle incentivazioni regionali, vengono costituiti diversi organismi di garanzia, principalmente nell'artigianato ma anche nei comparti della PMI e dell'industria. Oggi sono operativi in Italia confidi espressione sia di gruppi bancari che privati.

Attività del Confidi - Alle aziende, i confidi offrono:

  • ampliamento delle capacità di credito (prevenzione dei fenomeni di usura)
  • riduzione del costo del denaro
  • trasparenza e certezza delle condizioni
  • consulenza finanziaria e di orientamento

I confidi e le banche
Le banche delineano i modelli di rating basandosi su moduli statistici e andamentali; i confidi mirano a fornire un parametro qualitativo, basandosi sulla conoscenza dell'impresa, tentano di valutare le prospettive di sviluppo territoriali e di settore e ottenere una serie di informazioni sull'azienda e sulla sua reputazione. Inoltre svolgono, una funzione di ponte tra le imprese e gli intermediari bancari.
Per gli intermediari bancari i vantaggi possono essere: miglioramento della valutazione del merito creditizio dell'impresa, riduzione del rischio finanziario, reperimento di clientela selezionata.
Dal 1º gennaio 2008, data di entrata in vigore del Nuovo Accordo di Basilea II, il ruolo svolto dai confidi è diventato cruciale per assicurare una corretta classificazione dei clienti in base al grado di rischiosità e quindi del merito creditizio.
La Banca d'Italia ha emanato la normativa secondaria che obbliga i confidi più importanti che rispettano determinati requisiti patrimoniali e di volume di attività finanziaria (75 milioni di euro) a divenire intermediari finanziari ex art. 107 del T.U.B., vigilati dalla Banca d'Italia stessa.
Conseguenza fondamentale per l'intero sistema bancario sarà il minor assorbimento del patrimonio di vigilanza delle banche medesime, con vantaggi per le imprese garantite.

Le garanzie del confidi
Garanzia a prima richiesta:
Il Confidi rispondono delle obbligazioni assunte (garanzie rilasciate) con tutto il suo patrimonio, e al verificarsi del default dell'azienda, viene escusso dalla banca, a semplice richiesta, l'importo che le confidi hanno garantito.
Garanzia Sussidiaria:
Il concetto della garanzia mutualistica si è evoluto negli anni. I confidi facilitano l'accesso al credito attraverso i Fondi Consortili, costituiti sia attraverso risorse pubbliche che attraverso i contributi degli imprenditori associati. Con i Fondi Consortili i confidi, in virtù di specifiche convenzioni, istituiscono presso gli intermediari bancari dei Fondi di Garanzia, che fungono da leva per la erogazione di credito. In caso di default dell'impresa, la garanzia che era stata accantonata dalla banca viene definitivamente incassata, dopo aver escusso, in via prioritaria, il debitore principale ed i suoi eventuali fideiussori. La banca convenzionata ha il diritto di accedere al Fondo del confidi, in via sussidiaria, per la quota di garanzia prevista negli accordi.

Co-garanzia, contro-garanzia, confidi baricentro
I confidi possono condividere il rischio con altri confidi di primo livello, attraverso la co-garanzia, o garantire la propria esposizione con la contro-garanzia (o meglio garanzia di secondo livello).
La contro-garanzia può essere a prima richiesta o sussidiaria. L'attività di contro-garanzia è realizzata attraverso consorzi di secondo grado, normalmente a livello regionale, o attraverso risorse destinate dal FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti), dallo Stato e dalle Regioni atte a migliorare il posizionamento del rischio dei confidi. Una delle principali misure di controgaranzia a livello nazionale è gestito da Medio Credito Centrale.